Walter Veltroni, in un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El Paìs, dichiara apertamente che il Partito Democratico è riformista, "non di sinistra".
Quindi il Partito Democratico, oltre che di fatto, è dichiaratamente NON di sinistra.
Ma evidenzierei anche altri due punti dell’intervista.
- Veltroni sostiene che, in caso di vittoria per poco o di pareggio, non scenderà a patti con Berlusconi, bensì: "riforme istituzionali, sì; accordi di governo, no".
- Alla domanda finale dell’intervista (nel corso della quale nemmeno vengono nominati i lavoratori) su quale sarebbe la prima azione di un suo eventuale governo, Veltroni inizia la risposta dicendo: "Voglio smontare questa burocrazia selvaggia che sembra fatta apposta per scoraggiare gli imprenditori".
Più palese di così… Cos’altro serve per disilludere i compagni di sinistra?
[Devo ringraziare: Giulietto Chiesa, avendo avuto notizia dell’intervista da un suo articolo, Alessandra Aldrovandi per avermi letto l’articolo in italiano e, ovviamente, Walter Veltroni per questo suo enorme contributo alla campagna "Convinci 5 amici a NON votare per il PD".]