Strategie per far fallire il PD/PDL

È evidente che PD (il Partito Democratico di Veltroni) e PDL (il Popolo della Libertà di Berlusconi) siano le due facce della stessa medaglia, la medaglia della cosiddetta "alternanza democratica": due partiti pressoché uguali (entrambi capitalisti e "riformisti") inscenano uno scontro per illudere il pubblico (perché i cittadini devono rimanere semplici spettatori) che la sua decisione conti qualcosa. Con la benedizione (e l’appoggio morale ed economico) dei gruppi di potere a cui interessa la cosiddetta "stabilità".

Poiché partiti di questo tipo non trovano alcuna legittimazione democratica se non al momento del voto (infatti essi rimangono comunque delle oligarchie le cui politiche vengono decise a livello di vertici), il primo modo per sconfiggerli è non votarli e non votare alcuna lista che li supporti direttamente o indirettamente.

Per non restare nel teorico e confrontarci con l’attuale legge elettorale dobbiamo innanzitutto:

  • non votare PD né PDL (ovvio);
  • non votare alcuna lista che sia in coalizione con PD o PDL: ogni voto dato ad una lista in una coalizione va a beneficio di tutte le liste della coalizione.

Ancora non è possibile sapere definitivamente quali saranno le liste in coalizione con i due partiti "democratici", poiché è ancora lontano il termine per la presentazione delle liste. Si può solamente iniziare a fare un elenco provvisorio.

Per le elezioni amministrative il discorso cambia, poiché il sistema elettorale degli enti locali è diverso. È impossibile fare un discorso generale data la varietà dei casi e dei regolamenti elettorali, ma il criterio deve essere sempre quello: non supportare con il proprio voto PD o PDL, direttamente o indirettamente.

Resta il problema delle alternative. È altrettanto chiaro che tutti i partiti attualmente siano delle oligarchie. Con alcune differenze, anche importanti, ma il metodo è pressoché lo stesso per tutti: le politiche sono decise a livello di vertici, escludendo i cittadini.

Ed è anche contro questo sistema oligarchico (del quale sono figli legittimi, ma ben peggiori dei padri, PD e PDL) che bisogna batterci, mandando un segnale forte a questa classe di politicanti, questa "casta" di privilegiati (non l’unica, purtroppo) la cui estinzione contribuirebbe già di per sé al miglioramento della situazione italiana.

Leggendo i commenti del blog, mail inviatemi ed articoli, mi pare che, per queste elezioni, vengano proposte due strategie:

  1. votare per il "meno peggio";
  2. non andare a votare.

Per valutare, eventualmente, quale sia la "meno peggio" tra le liste "alternative" a PD/PDL bisognerà comunque aspettare il termine suddetto. Ed anche valutare quali siano, e in che grado, effettivamente alternative potrebbe essere difficile.

Credo sia necessario discutere e riflettere sulle strategie.

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2 Responses to Strategie per far fallire il PD/PDL

  1. Caro Maurice,
    innanzitutto grazie per la segnalazione relativa ad Odifreddi che non conoscevo (la segnalazione, non Odifreddi).
    Devo precisare, che non ho invitato a non andare a votare, ho solamente detto che è una delle due strategie finora emerse.
    Anche se fosse, non capisco perché questo dovrebbe favorire Berlusconi. Credo che si possa farlo solamente votandolo. Ed è ancora possibile votarlo grazie agli stessi che ora sono nel PD.
    Relativamente al governo che ci si merita. Beh, penso di non meritarmi un governo Berlusconi. Allo stesso tempo non credo di meritarmi un governo Veltroni.
    Già alle scorse elezioni ho votato, con gran difficoltà, la coalizione guidata da Prodi (anche per l’argomento di ostacolare Berlusconi). Ora penso di averne avuto abbastanza.

  2. Maurice says:

    Caro Michele,
    sono arrivato qui seguendo un link dal gruppo facebook.
    Non capisco tutta questa tua critica costruttiva…
    Anche da parte di Pier Giorgio Odifreddi che dovresti conoscere dato che studi matematica…
    http://www.repubblica.it/…/nota-26-febbraio.html
    Non capisco proprio com’è che certa gente come voi arriva alle elezioni con questo atteggiamento di disfattismo.
    Spero capirai che questo tuo invito di non andare a votare favorirà indubbiamente Berlusconi che continuerà nuovamente a farsi leggi “ad” personam corrompendo giudici e incrementando il suo patrimonio…
    Ma certo tu sei libero di dire quello che vuoi naturalmente…
    Ogni popolo poi ha il governo che si merita…

    Ciao.

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